---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Questo è un esempio di interrogatorio omeopatico che un buon medico omeopatico dovrebbe fare per individuare a quale “tipo o costituzione” appartenete, e per determinare i Vostri RIMEDI.

Interrogatorio formulato secondo Hahnemann, von Boenninghausen, Hering, Jahr, Molinari,

Perrussel, Noack, Claude, Landry, Mure, von Gerhardt, Close e Kent.

Dr Pierre Schmidt “L’interrogatorio omeopatico” edizioni EDIUM

 

INTERROGATORIO OMEOPATICO

1. STATO CIVILE E PRECEDENTI DELLA FAMIGLIA

Nome  Cognome - Data di nascita - Nazionalità dei genitori – Professione – Coniugato –

A quale età – Divorziato – Rimaritato - Quanti figli – Viventi – Morti – Altezza - Peso netto

Colore dei capelli - degli occhi – Colorito - (Possibilmente unire una fotografia recente)

1A. PRECEDENTI DELLA FAMIGLIA

Precedenti della famiglia: sorelle, fratelli, padre, madre, zio, zia, nonni.

Indicate quanti membri della vostra famiglia sono morti, a che età, di quale malattia; ci sono stati dei suicidi?

Ci sono persone della vostra famiglia che hanno sofferto o soffrono ancora attualmente di tubercolosi, di reumatismi, di cancro, malattie mentali, tumori, scrofolosi? di malattie veneree e altre malattie croniche, asma, diabete, cataratta, malattie della pelle, sordità, miopia, ecc.?

I vostri avi erano sobri (alcol, tabacco, moralità)? Di carattere debole, nervoso, anormale?

A quale dei vostri avi rassomigliate di più: a) dal punto di vista fisico? b) Dal punto di vista mentale?

1B. PRECEDENTI PERSONALI. Nascita normale? Peso alla nascita? Indicate quando avete cominciato a camminare, a parlare, a quando i primi denti?

Quando e quante volte siete stato vaccinato? Con quale risultato?

Avete fatto delle punture antitetaniche, antidifteriche, antitifiche, autovaccini o qualche altra cosa? Quante volte, e quale è stato il risultato? Soffrite di qualche deformità?

Fate una storia del vostro stato di salute fino a oggi, segnando in margine le età, e a lato tutte le malattie, o gli infortuni di cui avete sofferto, indicate quale ne fu il trattamento e se esso ha avuto delle conseguenze, e i risultati.

Per combattere i vostri piccoli mali abituali, che cosa prendete come medicina?

Indicate anche le forti emozioni (sdegno, angoscia, angheria, collera, gelosia, dispiaceri amorosi, mortificazione, paura) che hanno avuto una ripercussione nella vostra vita e dite se queste reazioni sono cessate o durano ancora.

Avete sofferto di eruzioni, croste lattee?

Indicate, numerandoli, i mali di cui desiderate attualmente sbarazzarvi, ciò in ordine di importanza, indicando da quanto tempo avete questi disturbi. Quali sono state le diagnosi, i trattamenti e i risultati della vostra attuale malattia?

2. SINTOMI GENERALI consultare l’elenco sintomi : ( sintomi generali )

I sintomi che seguono non riguardano questo o quell’organo, ma l’organismo psichico nel suo complesso ed è importante indicare soltanto le manifestazioni che colpiscono l’organismo considerato come un tutto e non solo una delle sue parti.

Per esempio: Meglio all’aria. E soltanto per i mali di testa, o di stomaco, o delle orecchie, o vi sentite meglio voi stessi in ogni occasione?

Caldo molesto. Si tratta soltanto di sensazione locale, oppure per la testa, o non sopportate affatto il caldo?

Può capitare che qualcuno non sopporti il freddo dal punto di vista generale, ma si fasci o si copra per uscire al freddo, perché ciò migliora i suoi mali di testa.

Altri temono il freddo e ricercano dei bagni freddi ai piedi per i loro reumatismi. E’ essenziale quindi indicare bene ciò che si riferisce all’organismo in generale e ciò che riguarda questa o quella parte dell’economia del corpo.

Qual è il momento, durante le 24 ore, in cui vi sentite meno bene?

a) dal punto di vista generale?

b) dal punto di vista della malattia di cui soffrite?

Avete osservato una periodicità nel vostro stato, vale a dire un aggravamento ogni 2,6,8,14 giorni o più a lungo?

Qual è la stagione in cui vi sentite meno bene?

Come sopportate il tempo secco, umido, freddo, caldo, la nebbia, i cambiamenti di tempo, i temporali, l’aria di neve, il vento, la tramontana, il fòhn (vento caldo umido). Precisare se prima o durante.

Siete freddoloso o avete sempre troppo caldo? Come sopportate il freddo o il caldo, i cambiamenti di temperatura, le correnti d’aria, il sole?

Avete tendenza ai raffreddori?

Come sopportate il caldo di un forno, di una camera, dell’aria, del letto?

Provate desiderio d’aria?

Qual è la posizione in cui vi sentite meno bene (seduto, in piedi, sdraiato)?

I vostri diversi mali sono localizzati più a lungo in una parte del corpo che in un’altra?

Preferite il movimento o il riposo, salire o scendere, la camminata rapida o lenta?

Indicate il programma della vostra giornata, dal risveglio al momento di andare a letto.

Precisare l’argomento delle vostre attuali letture. Amate, o suonate voi stesso il piano, dipingete, praticate degli sport, e quali. Sopportate il battello, la ferrovia?

State peggio prima, durante o dopo aver mangiato? Prendete i vostri pasti da solo, in famiglia, al ristorante? Come sopportate di saltare un pasto, di mangiare in ore irregolari, di mangiare a sazietà?

Come sopportate le cose acide, salate, zuccherate, grasse, il latte, la carne, la frutta, le uova ecc.?

Preferite le bevande calde o fredde, bollenti o ghiacciate?

Quante sigarette, o sigari, o pipe, fumate ogni giorno?

Quanto bevete al giorno, liquori, aperitivi, vino? Quali?

Siete dedito alla cocaina, alla morfina, all’etere, ai giochi, agli eccessi della tavola?

Come sopportate i bagni caldi, freddi, il mare, la montagna?

Amate i vestiti di lana, i piumini (del letto), sopportate senza fastidio i colletti, le cinture?

Sentite il desiderio di slacciare, allentare gli abiti?

Le vostre ferite guariscono rapidamente oppure no? Sanguinano per lungo tempo?

Siete soggetto a soprassalti addormentandovi o durante il sonno, a convulsioni, svenimenti? Quando e in quali occasioni?

Vi piace il massaggio? Qual è la vostra resistenza alla fatica? Quando vi sentite debole o stanco?

Tremate? In quale occasione e in qual parte del corpo? Siete magro o corpulento?

3. SINTOMI MENTALI consultare l’elenco sintomi : ( sintomi psichici )

L’omeopatia non si occupa soltanto del corpo fisico, ma dell’essere umano tutto intero. In qual modo potrebbe essere meglio rappresentato se non per mezzo del suo carattere, della sua psiche, vale a dire dei suoi sintomi mentali?

Il suo temperamento, la sua “forma mentis”, le sue emozioni, le sue facoltà psichiche sono l’espressione essenziale della sua vita affettiva. Se l’uomo è in buona salute, le sue reazioni psichiche saranno normali, ma ogni deviazione delle sue facoltà superiori, ogni aumento o diminuzione accentuata delle sue reazioni emotive di fronte agli avvenimenti della vita, tradisce un disturbo e indica un cedimento dell’essere umano vivente e pensante. Le cause di questi disturbi possono essere sia fisiche che psichiche. Ecco perché questo capitolo, di cui si occupano in parte gli psicoterapeuti, è considerato dal medico omeopatico come il più importante. Le conseguenze di un dispiacere, di una collera, l’inclinazione ai pianti, all’impazienza, il desiderio di morire o di suicidarsi sono più importanti, per lo studio di un caso completo, che la presenza di un foruncolo, di un mal di stomaco o di un ronzio all’orecchio.

Rispondete dunque con la massima cura e preoccupandovi della più fedele esattezza ai sintomi seguenti:

Dopo quest’ultima malattia, in che cosa il vostro carattere è cambiato?

Siete collerico, arrossite o impallidite durante la collera, state meglio o peggio, dopo?

Angosciati, ansiosi: in che momento soprattutto? Con o senza causa?

Ansioso per l’avvenire, tra la folla?

Ansietà di coscienza, “sensazione d’esser colpevole”.

Rimuginamento di cose passate e spiacevoli, sentirsi giù di corda. Mancanza di fiducia in se stessi.

Coscienziosi per delle inezie, meticolosi all’eccesso. Disgusto di tutto, di se stessi, della vita.

Timore che qualche cosa non debba arrivare.

Indifferenza per tutto, anche verso coloro che amate, per ciò che riguarda il vostro abbigliamento, per i piaceri.

Irresoluto, indeciso nei vostri atti, nei vostri progetti. Irritabile al risveglio, la mattina, la sera, prima o dopo i pasti, in quale occasione?

Umore variabile, passaggi bruschi dalla gaiezza alla tristezza. Pronto a rimproverare gli altri, se stesso.

Agitato, impossibilitato a restare sul posto, di giorno, di notte, in letto.

Triste al risveglio, a mezzogiorno, alla sera, al crepuscolo, durante la notte; prima o dopo i pasti?

Serio, non ride mai.

Ride per niente, esageratamente, ride quando è rimproverato, riso sciocco, involontario.

Pianto involontario, senza sapere perché, per un rimprovero, per collera, perché solo, a causa della musica, ringraziando, durante il sonno.

Grida durante il sonno.

Avversione all’esser toccato, guardato. Avversione o desiderio di società, di compagnia.

Desiderio di suicidio, perché e con quale mezzo: ne avreste il coraggio?

Impressionabile, troppo sensibile.

Impressione che tutto appaia estraneo e non reale.

Impressione che la vostra famiglia sia contro di voi. Mania di persecuzione.

Impressione che ci sia un uomo sotto il vostro letto nell’armadio, che qualcuno vi segua o si trovi dietro di voi, impressione che morirete in un manicomio, in un istituto psichiatrico.

Sentite delle voci, vedete dei fantasmi la sera, addormentandovi? Sopportate di stare in una stanza piena di gente?

Potete andare in una cantina, in un sotterraneo?

Vi sentite come allungato, doppio, fragile, vuoto?

Suonare il piano migliora o peggiora il vostro stato? Cercate o evitate di venir consolato?

Che effetto produce in voi l’esser confortato?

Memoria molto attiva, cattiva, memoria per le fisionomie, i nomi, le parole, il tempo, per ciò che avete letto, scritto, detto, fatto, pensato.

Errori di calcolo, parlando dite il contrario (si invece di no).

Scrivendo raddoppiate delle lettere, o ne dimenticate, saltate delle parole, delle sillabe.

Pensieri persistenti o che cambiano continuamente. Impossibile concentrazione leggendo, studiando.

Soffrite in seguito a: un’emozione, un’angheria, una paura, un dispiacere, una mortificazione, uno sbaglio, disprezzo, indignazione, delusioni amorose.

Paura la sera,   la notte, il giorno.

Paura d’esser solo, dell’avvenire d’una malattia, quale?

Paura degli animali, quali? di cadere, dei temporali, degli spiriti, d’un malessere, di morire, dell’acqua.

Allergia anormale, irritante, contraddicente.

Disperazione di ristabilirsi, scoraggiamento.

Annoiato, eccitato, nervoso, facilmente spaventato,      carico di odio.

Nostalgia. Frettoloso, sempre pressato. Impaziente.

Indignazione.    Malcontento per niente. Lamentoso.

Mellifluo o molle. Misantropo. Tetro. Ostinato.

Suscettibile. Attaccabrighe e aggressivo. Intrigante.

Collerico. Rimorsi senza motivo. Riservato.

Grossolano. Scontroso. Sospettoso, malfidente.

Timido. Violento. Passionale. Stanco della vita.

Desiderio di morire. Presentimento della morte.

Pensieri di morte. Pensieri di suicidio, perché?

Avete già tentato? Come?

Apprensivo. Geloso. Pigro.

Loquace o taciturno. Malinconico.

Bisogno di sospirare. Sorridete continuamente?

Disgusto del lavoro mentale. Curioso. Astioso. Dimentico.

Il malato non deve limitarsi al solo questionario esposto in questo fascicolo. Egli deve segnalare ogni altro particolare del suo carattere che gli sembri importante.

4. SENSAZIONI consultare l’elenco sintomi : (sintomi generali ) e ( sintomi psichici )

Le sensazioni sono ugualmente importanti e devono essere annotate con cura.

Per le sensazioni dolorose, queste sensazioni possono manifestarsi non importa in quale parte del corpo, interiormente o esteriormente. Descrivete queste sensazioni con le vostre parole evitando le interpretazioni e indicando se possibile un confronto per analogia per meglio spiegarvi. Che esse sensazioni siano semplici o appaiano ridicole, non importa: BISOGNA INDICARLE.

Queste sensazioni possono essere avvertite nel modo seguente:

— Come un topo che rosicchia.

— Il rumore del vento nelle orecchie o nella testa.

— Un tiramento di capelli; la sensazione di un colpo al dorso.

— Sensazione di una mano di ferro che vi serra il cuore.

— Sensazione di una funicella o di un filo che vi stringe il collo o vi paralizza la lingua.

— Sensazione di un capello negli occhi, su braccio, sulla lingua o altrove.

— Impressione che le vostre giunture siano slogate, impressione di avere un nastro o una corda attorno alla testa, che la vostra gamba sia fasciata, che un casco vi stringa la testa o un chiodo vi sia conficcato.

— Sensazione di un tampone nelle orecchie ecc. o di un insetto che corra sotto la pelle.

Si tratta di alcuni esempi di sensazioni verificatesi in taluni malati, le abbiano citate per farvi capire meglio ciò che intendiamo per “sensazione”. Indicando queste sensazioni, dite ove esse si trovano localizzate e in quale occasione le sentite.

5. MODALITÀ consultare l’elenco sintomi : (sintomi generali )

Ogni sintomo provato da un malato ha un reale valore se presenta un miglioramento o un aggravamento, come descritto in questo paragrafo. E dunque estremamente importante consultarlo riguardo a ogni sintomo avvertito.

Bisogna essere ben certi che l’aggravamento o il miglioramento riscontrato provenga dalla causa indicata. Citate l’epoca esatta di questo aggravamento o di questo miglioramento: la stagione, l’anno, il mese, il giorno, la notte, l’ora.

Indicate in qual momento il vostro male o ogni altro sintomo si trova a esser migliorato o peggiorato. Indicate ugualmente, se l’avete osservato, l’azione delle differenti fasi della luna su tali sintomi.

C’è una posizione durante la quale il vostro male o ogni altro sintomo risulta migliorato o aggravato? Seduto, in piedi, sdraiato, chinato, alzandovi, sedendovi, dopo esser stato seduto un momento, levandovi dopo essere stato seduto, dopo esser rimasto in piedi un momento, camminando, camminando in fretta o lentamente, camminando in casa, all’aria aperta, all’aria calda o fredda, la notte; correndo velocemente o lentamente, abbassandovi, dopo esservi abbassato; chinando la testa all’indietro, in avanti, dilato, stando coricato in una posizione particolare, a destra, a sinistra, sul ventre, su dorso, la testa alta o bassa?

Che cosa provoca questo male, l’aggravamento o il miglioramento? E forse la lettura, la scrittura, la musica? Soffrite di più salendo o scendendo le scale, o una collina?

Il dolore migliora o si aggrava se soffiate il naso, se respirate profondamente, quando masticate, quando mangiate o bevete ? C’è un miglioramento o un aggravamento prima o dopo il pasto? Aprendo o chiudendo gli occhi, guardando in alto, in basso, di lato?

Il male è aggravato o migliorato dal caldo, dal freddo, dall’aria calda o fredda, dal calore di un forno o del sole, stando esposto all’aria secca o umida, oppure restando dentro una camera calda? Col tempo nuvoloso, o a causa del vento?

Qual è l’effetto della luce del sole, o della luce artificiale, dell’eccitazione, della paura, della pena, di una preoccupazione, di un digiuno, di taluni cibi bevande, della tranquillità, del movimento?

Ci sono miglioramenti o aggravamenti con uno sfregamento? Prima, durante o dopo il sonno, durante le insonnie? Starnutendo? Prima o dopo un temporale, una nevicata?

Durante le deglutizione, parlando, contando, ascoltando gli altri parlare, ascoltando la musica. A contatto di qualcosa. Rivoltandovi nel vostro letto, coprendovi o scoprendovi.

Le domande qui sopra sono poste al fine di attirare l’attenzione sull’importanza che possono avere certi fatti che sembrano, in apparenza, insignificanti.

Ognuna di queste sensazioni può avere, oppure no, dell’importanza. Bisogna dunque indicarle poiché è al vostro medico che spetta stimarne il valore.

6. DOLORI in omeopatia esistono più di 600 tipi di dolore siate precisi

Indicate con un linguaggio semplice, evitando i termini tecnici, il punto esatto in cui il male è localizzato, se è a destra o a sinistra.

Non dite “Ho male alle reni”, ma, per esempio, alle scapole, alla cintola, nel basso dorso. Non dite “eruzione in testa”, ma all’occipite, alla tempia destra, alla sommità.

Dite se il dolore è localizzato o se cambia di posto, in questo caso in qual modo o da qual parte si sposta. Dite di preferenza “alla parte superiore destra del ventre” piuttosto che “al fegato”. Occorrendo indicate sugli schemi del corpo, con una croce, il posto preciso.

Indicate sempre il suo punto di partenza e il punto ove esso si dirige. Che effetto ha su di voi? Come reagite durante il dolore?

C’è qualcosa che allevia il dolore, lo fa peggiorare o completamente sparire? Un gesto, una posizione, una cert’ora del giorno o della notte, un’applicazione fredda o calda, il calore o il freddo secco, un cambiamento di tempo?

Il dolore arriva e sparisce rapidamente o lentamente? C’è qualcosa che sembra farlo sparire? Qual è la caratteristica di questo dolore? Di che genere è? Ciò è molto importante, perché esiste una quantità di dolori, a esempio: dolore pungente, perforante, rosicchiante, cocente, soffocante, pinzante, straziante, stringente, scoppiettante, mordente, bruciante, crampiforme, a mo’ di strappo, lacerante ecc.

Descrivete tutto ciò con le vostre parole, esattamente come lo sentite. Quanto tempo dura questo dolore? Quando e a quale ora appare e scompare?

Esiste una piaga, un’eruzione, un rigonfiamento nella sede del dolore? Riscontrate un cambiamento riguardo al colore o all’aspetto della pelle in quel punto? Menzionate tutto ciò che vi sembra anormale o bizzarro.

7. SCOLI O SUPPURAZIONI

Questo paragrafo riguarda tutti gli scoli che potrebbero prodursi, provenienti da:

— un ascesso,

— un foruncolo,

— un’ulcera ecc.,

— una fistola.

— Dagli occhi, dal naso, dalle orecchie, dalla bocca, dalla pelle, dalle parti sessuali.

1) Indicate il punto,

2) il colore (chiaro, rosso, scuro, giallo, verde, blu, grigio, bruno, nero, lattiginoso, purulento, sanguinolento, trasparente).

3) la quantità.

4) In qual momento si produce lo scolo e quali sono le condizioni che lo fanno apparire o aumentare?

5) Quale ne è la consistenza? (fluido, spesso, filamentoso, vischio so, gelatinoso, albuminoso, a grumi, acquoso ecc. ecc.)

6) Che odore ha? (maleodorante, putrido, fetido, acido, ammoniacale, forte, odor di formaggio, di uova marce).

7) Indicate la qualità dello scolo (doloroso, bruciante, acre, acido, dolciastro, gocciolante, a spruzzo). Da quanto tempo durano le suppurazioni? Sono continue o passeggere?

8) Attorno alla regione in suppurazione, la pelle è rossa, infiammata, escoriata, ulcerata; ci sono delle croste, del sangue? Indicare inoltre tutto ciò che riscontrerete di anormale.

8. NASO E VISO consultare l’elenco sintomi : ( naso )

Naso: è rosso, violetto, caldo o freddo, con traspirazione, punti neri in punta o su tutto il naso? E’ stretto o largo? Qual è la sua forma? Aquilino? All’insù, appuntito?

Il dolore è interno o esterno? All’estremità del naso o nel fondo?

Precisate la natura delle materie che il naso espelle quando lo soffiate o quando espettorate dopo uno sbuffo (croste, pezzi ecc.). Indicate le dimensioni, il colore, l’odore, la consistenza. Provate dolore nel naso? E gonfio o contuso?

Vi raffreddate facilmente? In quale occasione? I raffreddori si localizzano nel naso? O discendono nella gola, al petto? Il naso è tappato, cola? La testa è interessata?

Starnutite? Quando? Perché? Siete soggetto al raffreddore da fieno. A che epoca? Descrivete le vostre sensazioni.

Il vostro odorato è esagerato o diminuito? Quando? Perdete sangue dal naso? Da quale narice? Descrivete il sangue, (chiaro, scuro, coaguli).

Viso. Qual è il vostro colorito? Pallido, giallo, rosso, violetto, bruno, lucente, venato, terreo, verdastro, grigio, a macchie rosse o bianche o gialle. Indicate se questi colori sono generali o solamente in certi punti del viso.

Che espressione avete? ansiosa, adirata, stupita, stravolta, impacciata, spaventata, sveglia, forzata, malaticcia, addormentata, stupida, sofferente, imbronciata, affaticata, vuota.

Avete delle macchie di rossore? O delle verruche o altre macchie? Arrossite facilmente?

Avete i baffi? Le sopracciglia si incrociano? Avete gonfiori intorno agli occhi? Soffrite di nevralgie facciali?

Traspirate dal viso? Dove? Caldo o freddo? Avete delle rughe? Dove? Avete delle piccole vene distribuite sui viso? Dove?

Che forma ha il vostro viso? Tondo, triangolare, ovale, allungato?

Il colore delle labbra? Grosse, piccole, spellate? Sono umide o secche, sanguinanti, screpolate?

Avete dei tic in viso? Soffrite di sinusite? Dove?

9. GOLA consultare l’elenco sintomi : ( gola )

Andate soggetto a dei mali di gola? Come si sviluppano? Avete avuto degli ascessi alle tonsille, la difterite, il crup o delle operazioni? (Cauterizzazione o ablazione delle tonsille.)

Usate fare dei gargarismi? Quali? Avete dolori in gola?

Sentite qualche dolore inghiottendo il cibo, le bibite, la saliva?

Il dolore si fa sentire mentre inghiottite o dopo? Sentite dolore quando non inghiottite? Avete particolari sensazioni riguardo alla gola? L’ugola è allungata? Vi dà fastidio?

Provate la necessità di inghiottire continuamente? A quando risalgono questi mali di gola e da che cosa provengono? Da quale parte il dolore è localizzato?

Indicate la misura del vostro collo, in centimetri. E grosso davanti? Avete un gozzo? La vostra voce è chiara? Irregolare? Rauca? Quando e per qual motivo? La raucedine è o non è dolorosa? Quale effetto la parola o il canto hanno sulla vostra voce?

10. CIBO E BEVANDE consultare l’elenco sintomi: ( sintomi generali )

Stendete una lista esatta di tutto ciò che mangiate e bevete durante la giornata, in generale. Indicate per esempio, il menù di una giornata, la quantità e l’ora dei pasti. Quali sono le vivande o le sostanze di cui avete molta voglia. Sentite bisogno di sale, di zucchero, di dolci, di acidi, di cose grasse, di vivande piccanti, speziate ecc.? Quali sono le vostre ripugnanze, o le nausee alimentari?

Appetito. Quali sono i pasti in cui avete più appetito e quali potreste anche tralasciare? Avete fame fuori dei pasti? Avete una fame da lupo, di giorno, di notte? A che ora? Se mangiate, questa fame si calma?

Pur avendo appetito, il cibo vi disgusta? Mangiate senza appetito? Siete nauseato dalla vista, dall’odore, dal gusto degli alimenti o specialmente dal fatto di pensarci? Per quali cibi?

Trovate abituale il gusto degli alimenti che mangiate? Siete un grande, medio, piccolo mangiatore? Arrivate a tavola avendo fame o sete? Siete presto sazio? Dimagrite nonostante il vostro buon appetito? Quali sono gli alimenti che non vi convengono e che vi fanno ammalare? Elencate questi alimenti e indicate le loro reazioni su di voi.

Avete più sete che fame, o il contrario? Avete un appetito bizzarro? Desiderate mangiare qualcosa senza sapere esattamente che cosa? Avete sonno o sentite un dolore qualunque dopo aver mangiato?

Perdete tutt’a un tratto l’appetito o il gusto del cibo quando siete in procinto di mangiare, o in altri momenti?

La sete. Com’è? Desiderate bere poco o molto per volta? Che cosa provate dopo aver bevuto? Desiderate ardentemente una bibita speciale (vino, liquore, birra, caffè, tè, latte, tisana, acqua, acqua gassata)? Questo in grande o piccola quantità alla volta? Spesso o in maniera distanziata?

Preferite bibite fredde, calde, ghiacciate? Quale bevanda prendete tutti i giorni? Vino, acqua, tè, liquore o altro? A che ora? Vi sentite male o meglio dopo aver bevuto?

11. MALATTIE DELLA PELLE consultare l’elenco sintomi : ( pelle )

Questo capitolo comprende tutte le eruzioni, foruncoli, dermatosi squamose, ulcere, paterecci, ascessi, foruncolosi, brufoli, escrescenze, tumori e tutte le malattie apparentate, dato che tutte possono essere trattate con un medicamento interno omeopatico.

Guarite rapidamente dopo un taglio o una piaga? Rugosità, screpolature, dolori provenienti da lavaggi o da tempo freddo? Andate soggetto alle malattie della pelle e da quanto tempo? Qualche vostro parente ha sofferto di una malattia di questo genere o di un’altra malattia della pelle?

Siete stato vaccinato? A che età? Come avete reagito e quali furono gli effetti? Avete avuto la scabbia? A che età? Che trattamento è stato impiegato? Avete avuto la rosolia, la scarlattina, il vaiolo, gli orecchioni, l’eczema, o altre malattie del genere? Come fu il decorso della malattia e quali le conseguenze?

Avete mai subito un’operazione chirurgica per togliere un tumore, una macchia, o un’escrecenza morbosa della pelle?

Da quanto tempo soffrite di questa malattia della pelle? Come è cominciata? L’eruzione è sensibile al tatto o alla pressione? Descrivete il posto esatto del punto colpito. E stata trattata con qualche applicazione locale? Quale? Avete già avuto una malattia della pelle soppressa o apparentemente guarita da applicazioni locali? Se si, quando? Come, a che età? Qual è l’aspetto della malattia o della piaga? Come appare la pelle attorno alla piaga? Avete prurito nel punto leso? Che cosa succede quando grattate? Ci sono croste? Com’è l’aspetto e la forma generale delle croste? C’è suppurazione sotto le croste? Attorno? Descrivete la suppurazione delle piaghe.

In che cosa differisce la pelle malata da quella sana? Precisate il punto, il colore, il carattere di tutte le macchie e le pustole che si trovano sulla pelle, siano esse grandi o piccole. Indicate il posto, il colore, l’aspetto dei nei o delle verruche che avete sul corpo. Qua! è il posto, il colore, la grossezza, la forma, l’aspetto di un rigonfiamento qualsiasi? Sentite sulla pelle una sensazione di solletico, di bruciore, di pizzicore, di prurito? O qualche altra sensazione? . La pelle è lucente, oleosa, ruvida, incartapecorita o squamosa? Vi spellate? Dove? Qual è il colore dell’eruzione? Descrivete i foruncoli, le piccole vesciche ecc. il posto dove si trovano, le dimensioni, il contenuto, la loro apparenza ecc. Descrivete le cipolle, dite da quando sono apparse, il posto, il dolore che causano.

Unghie. In che cosa differiscono le vostre unghie da quelle sane? Crescono troppo in fretta o troppo lentamente? Ci sono delle piccole macchie bianche? Le unghie sono fragili, dure, molli, spezzate, secche, ad artiglio, piatte o incurvate, deformate, pieghettate, squamantesi o incarnate? Indicate in quale dito. Attorno alle unghie si formano delle pellicine?

12. FEBBRE, BRIVIDI, TRASPIRAZIONE

Soffrite di vampate di calore? Dove? In che momento della giornata? In quali circostanze?

Sono esse discendenti, ascendenti, dove cominciano e dove vanno? Sono seguite o precedute da palpitazioni, brividi, sudori? in che posto? Vi scuotono dei brividi? Siete freddoloso in generale? Avete particolarmente freddo in certe parti, e quali? Quando? Vi piace e ricercate il calore di una stufa, o del sole o degli abiti? Sopportate meglio il caldo o il freddo? Avete sete o fame quando rabbrividite per la febbre, o quando sudate? In che momento del giorno o della notte cominciano i brividi, la febbre o la traspirazione, interiormente o esteriormente?

Durante il brivido, la febbre o la traspirazione avete un altro malessere o un altro dolore? Quanto tempo durano il brivido, la febbre o la traspirazione? Come si susseguono queste tre manifestazioni?

Durante la febbre intermittente, avete avuto degli stati distinti di brivido, febbre e traspirazione? Che cosa generalmente avete provato durante e dopo i brividi, la febbre, la traspirazione? Tra gli accessi avete avuto dei giorni in cui vi siete sentiti perfettamente bene? Una parte del corpo è calda, mentre l’altra è fredda? Avete avuto un brivido a un’ora particolare della giornata? Che cosa predomina, il brivido, la febbre o la traspirazione? Che cosa è più penoso?

La pelle è calda, secca, umida rossa, pallida, fresca, o color porpora durante la febbre? Avete la pelle d’oca quando rabbrividite o quando sentite freddo?

La traspirazione. È generale su tutto il corpo o solamente in certe parti? Dove? Traspirate nelle parti coperte o scoperte del corpo? La traspirazione è calda, fredda, appiccicosa, vischiosa, sporca, unta, ha un odore? Quale? Di che colore è, come colora gli abiti? La traspirazione vi indebolisce? Come vi sentite durante e dopo la traspirazione? Traspirate facilmente? In quale parte del corpo di più?

Citate ancora altre particolarità del brivido, della febbre o della traspirazione. Avete mai avuto delle febbri intermittenti? A che età? Per quanto tempo? Quali medicine avete preso? Qual è stato il risultato?

13. SONNO E SOGNI consultare l’elenco sintomi ( sonno e sogni )

A che ora vi coricate? Quante ore dormite? Quanto tempo vi riposate durante il giorno? Come è situata la vostra camera? A oriente, a nord? Dite in quali circostanze e quando vi siete anormalmente assopito, addormentato e quando sbadigliate. Lo sbadiglio è doloroso o spasmodico? Potete sbadigliare a fondo, o lo sbadiglio viene interrotto all’inizio? Dite tutti i disturbi o i sintomi che notate durante o dopo il sonno, o al momento di addormentarvi.

Che cosa sentite al momento in cui vi risvegliate e come vi risvegliate? Che cos’è che vi sveglia durante la notte? Avete un sonno sano, profondo, pesante o leggero? Quali sono le ore durante le quali non dormite? Cos’è che vi sembra tenervi sveglio quando andate a letto o quando vi risvegliate durante la notte? Vi svegliate spesso durante la notte? Il vostro sonno è riposante e rinfrescante? Come vi sentite svegliandovi al mattino? Fate una piccola siesta durante il giorno? Quale ne è il risultato?

Vi risvegliate facilmente o difficilmente? Avete un sonno tranquillo o agitato? Vi piace dormire con la testa bassa o alta? E in quale posizione dormite? dove mettete le mani, i piedi? State disteso o raggomitolato? Russate? Gemete, gridate, piangete, ridete, parlate, succhiate o fate altre cose durante il vostro sonno? Sudate o digrignate i denti durante il sonno?

Sogni. Sognate molto? Ricordate i vostri sogni? Ciò che sognate vi turba ancora da svegli e durante il giorno? In quale parte della notte sognate? Sognate lo stesso sogno ogni notte? I sogni sono confusi, piacevoli, terribili, spaventosi, disgustosi, spiacevoli, irritanti, vivaci?

Sognate incidenti, animali, gatti, cani, cavalli, serpenti, sangue, affari, chiese, morti o cadaveri, sognate di ballare, di pericoli, di nuotare, mangiare, cadere dall’alto o in un pozzo, sognate del fuoco, di volare, della frutta, degli spiriti, delle case, di essere affamato, dei lampi, delle disgrazie, soldi, omicidi, persone, preghiere, di essere perseguitato, di litigare, di essere a cavallo, delle rapine, dei piaceri sessuali, di tirare al bersaglio, malattie, neve, di parlare, di aver sete, di viaggiare, alberi, di urinare, di vomitare, di piangere, acqua?

Avete degli incubi? I vostri sogni vengono modificati secondo la posizione che prendete durante il sonno?

14. SOLO PER IL SESSO FEMMINILE consultare l’elenco sintomi : ( organi genitali femminili )

Nel trattamento delle malattie particolari del sesso femminile è essenziale conoscere anche tutti i sintomi, dalla testa ai piedi, cosi come il curriculum vitae. Gli esami e in tutti i casi i trattamenti locali non sono fortunatamente frequentemente necessari e non saranno fatti dal medico omeopatico che in caso di assoluta necessità. E lui che giudicherà se sarà il caso di domandare il parere di un ginecologo o di un ostetrico. In queste malattie, come nelle altre, la natura si esprime attraverso i sintomi avvertiti e questi indicano degli stati e delle condizioni che il medico ben informato può comprendere e interpretare utilmente.

Queste malattie, come quelle delle altre parti del corpo umano sono guaribili per mezzo di rimedi omeopatici interni; esse devono esser trattate come quelle malattie “nascoste” dove l’occhio del medico non può penetrare, ma i cui sintomi rivelano le condizioni patologiche e indicano il rimedio omeopatico curativo.

Nella maggioranza dei casi né le applicazioni locali, né le operazioni chirurgiche, i pessari e altri apparecchi, le cauterizzazioni, i raschiamenti, i trattamenti dolorosi sono necessari.

Il medico omeopatico conosce meglio degli altri lo shock morale grave provocato dall’asportazione dell’utero o delle ovaie. Egli sa anche rispettare il pudore femminile e limitare ogni esame di queste regioni all’assoluta necessità. Lo studio delle malattie ginecologiche e ostetriche è stato oggetto di importanti trattati nei quali sono indicate tutte le risorse dell’omeopatia.

Quasi tutte queste malattie sono state guarite con rimedi omeopatici interni e possono esserlo ancora per un medico intelligente e competente.

Noi ci rendiamo perfettamente conto che ci sono stati e condizioni in cui un intervento chirurgico è indispensabile, ma questo deve essere l’ultima risorsa. La cura fatta con mezzi medicinali sarà qualche volta più lunga, ma più gradevole, meno pericolosa e soprattutto meno ripugnante a una donna riservata, e più in armonia.

Si è spesso detto e dimostrato che l’omeopatia è il miglior alleato della donna. Essa rispetta la sua modestia, conserva la sua femminilità, e la libera da tutti i piccoli mali particolari del suo sesso e delle sue abitudini, e ciò in modo piacevole e dolce.

Noi possiamo aggiungere tra parentesi, che una gran parte delle sofferenze della donna derivano dal suo modo di vivere, dai suoi obblighi mondani e dal suo asservimento alla moda.

In questo paragrafo, non facciamo allusione che ai sintomi particolari del sesso femminile. Poco importa la malattia o il dolore, la paziente deve leggere tutti i sintomi e scegliere accuratamente il suo sintomo.

a) Petto (i seni)

Elencare i dolori, le suppurazioni, le eruzioni della pelle, i foruncoli duri, le escrescenze morbide, i cancri ecc. 31 e 32.

Avete mai sofferto di ascesso al seno? Lesioni, colpi? Il vostro petto è freddo? E duro, infiammato, caldo, sensibile, dolorante? I seni sono gonfi e pesanti prima, durante o dopo le mestruazioni? Provate il bisogno di sostenerli mentre camminate? Il vostro petto è molto forte o poco sviluppato? Vi prude? Spiegate ciò che sentite, e quando.

Sentite dolore allattando il bambino? C’è un trasudamento, oppure del latte sgocciola dai seni all’infuori del periodo dell’allattamento?

Soffrite di qualche dolore alla punta dei seni o nella parte circostante? I seni sanguinano o bruciano, hanno delle screpolature, delle eruzioni, delle secrezioni appiccicose? Sono rosa, rossi o bruni? Duri, molto prominenti, grossi, infiammati, incavati, tirati indietro? Pizzicano o sono dolenti, gonfi, ulcerati?

b) Parti genitali (parti sessuali esterne)

Soffrite di disturbi in queste parti? Morsi, bruciature, congestioni, crepe, secchezza, eruzioni, perdita di peli, calore, infiammazioni, irritazioni, pruriti, umidità, rigonfiamenti, pizzicori, tumore, punture, sudori, sensibilità, bruciori, dolori, ulcerazioni, sensazioni voluttuose, verruche? Per ciascuno di questi disturbi o dolori indicate gli aggravamenti e i miglioramenti.

c) Cavità vaginale (il canale che conduce dal collo dell’utero alle vie genitali esterne)

Indicate i disturbi sentiti in questa particolare regione. Che la riservatezza non vi impedisca di fare un rapporto completo, perché queste cose sono tenute perfettamente segrete.

Avete forse perduto ogni sensibilità in questa regione? O avete l’impressione di una discesa, di una morsicatura, di una scottatura, di freddo, di congestione, di costrizione e di contrazione delle parti, di scolo (leucorrea), di aridità, di flatulenze o di gas, di calore eccessivo, di infiammazione, di irritazione, di prurito, di dolore, di pressione, di puntura, di distensione delle pareti della vagina, di rugosità, di durezza, di troppo grande sensibilità, di bruciore, di gonfiore, di ulcera, di verruche?

d) Ovaie (La regione delle ovaie è situata in ciascun lato dell’utero, nel basso ventre, dentro l’inguine.)

Dite sempre da quale parte è il dolore. Se è un gonfiore o un tumore, spiegate minuziosamente la sensazione provata, se cresce o decresce, le sue relazioni, da quando s’è sviluppato, se la crescita è rapida o lenta, se è mobile, di che grossezza press’a poco.

Siete mai stata ferita in quella regione? Ne avete sofferto prima del matrimonio? Vostra madre o qualche altra persona della vostra famiglia ha avuto disturbi simili? Spiegate tutti questi malesseri. Questi possono far male, bruciare, pungere, trafiggere, serrare, tirare, tendere, mordere, stringere, dare impressione di pesantezza, di infiammazione, di solletico interno, di scossa, di intorpidimento, di spinta, di fitta, di puntura, di rigonfiamento, di battuta, di stiramento, di attorcigliamento ecc.

e) Utero (L’utero o matrice è situato nel mezzo del basso ventre, dietro e un po’ al di sopra della vescica.)

Qui dobbiamo porre delle domande, delicate, ma molto importanti. Una buona risposta può gettare una luce estremamente utile per trovare il buon rimedio. A queste e a tutte le altre domande dovete rispondere soltanto se c’è qualcosa di anormale.

Siete stata indotta all’abitudine dell’eccitazione manuale (masturbazione) dopo l’infanzia o più tardi? La praticate spesso? Ancora? Avete un bisogno sessuale eccessivo? O al contrario non provate alcun desiderio? Avete dell’avversione o del l’indifferenza per i rapporti? Le vostre relazioni sessuali sono state eccessive? Che cosa provate dopo le vostre relazioni? Dolore? Emorragie? ecc.

Quanti figli avete avuto? Quanti vivi? Quanti aborti? Quanti naturali o provocati? Se non avete figli, fate qualcosa per non averne? Siete sterile? Sarà essenziale rispondere completamente e francamente a tutte queste domande e dettagliare, tutte le questioni relative: siate sicura della benevolenza, della comprensione e della discrezione del medico che leggerà le vostre confidenze.

Avete coscienza del vostro utero? (normalmente non si ha alcuna sensazione, quindi nessuna coscienza di un organo interno). Dite quale è la vostra sensazione se l’utero non sembra essere al suo posto; se esiste un dolore; se ci sono disturbi in altre parti del corpo che sembrano essere in connessione con l’utero, ditene le particolarità e quale relazione vi è tra loro.

Avete una discesa dell’utero? Quali sono i disturbi che l’accompagnano, che cosa li allevia, che cosa li aggrava?

Siete stata straziata alla nascita di un bambino? Tra i disturbi dell’utero può esserci un dolore o un peso (come se tutto volesse uscire), una bruciatura, una sensazione di scoppio, di contrazione, di congestione, di crampo, di taglio, di allargamento, di pienezza, di pesantezza, di durezza, di infiammazione, di dolore di parto (doglia), di movimento, di pressione dal basso verso l’alto, di ulcerazione, di spasmo, di gonfiamento, di pulsazione, di trazione verso il fondo ecc.

O ) Mestruazioni

Questo paragrafo è estremamente importante, perché le mestruazioni sono lo specchio della salute della donna. L’osservazione rigorosa di tutto ciò che le riguarda può aiutare considerevolmente il medico nella ricerca del rimedio curativo, non soltanto per ciò che riguarda le stesse mestruazioni, ma per un’altra qualsiasi parte del corpo.

L’intervallo tra le mestruazioni è di 28 giorni contandoli dal principio di un periodo al principio del seguente.

A che età avete avuto le vostre prime mestruazioni? Si sono subito stabilite normalmente? Avete mai avuto mestruazioni arrestate o scombussolate a causa dei piedi bagnati, di un bagno caldo o freddo, del freddo, di una collera, uno spavento, un dispiacere, una malattia o altro? Le vostre mestruazioni sono irregolari oppure no? Sono troppo frequenti o troppo distanziate? In anticipo o in ritardo? indicate bene se i dolori sono prima, durante o dopo le mestruazioni. Avete avuto le vostre mestruazioni mentre allattavate un figlio?

Soffrite di perdite bianche o di emorragie dal naso al posto delle mestruazioni? Quanti giorni durano le mestruazioni? Sono abbondanti o insufficienti? Prolungate o brevi; più abbondanti di giorno o di notte; solamente di giorno, o solamente di notte? Un’agitazione o una fatica troppo grande le anticipa? Il flusso avviene solamente o soprattutto di pomeriggio, solo di giorno, di sera, stando sdraiata, il mattino, muovendovi, solo la notte, camminando? Dite tutto ciò che influisce sullo scolo, l’aumenta o l’arresta.

Carattere dello scolo. Descrivete accuratamente lo scolo. Nero, rosso brillante, bruno, cangiante, scuro, verde, pallido, a grumi, grumi scuri o pallidi, scorticante la pelle, maleodorante, fetido, gocciolante, zampillante, troppo caldo, intermittente, membranoso (a brandelli), con mucosità, odorifero (quale odore), filamento so, spesso, chiaro, vischioso, liquido a grumi neri in un sangue risplendente ecc.

Prima delle mestruazioni. È molto importante dire se i disturbi che accompagnano le mestruazioni si producono prima, durante o dopo lo scolo. Ricorderemo qualcuno di questi disturbi, e i più frequenti, che possono prodursi in tale periodo. Dolori vari dell’addome. Perdita dell’appetito. Mal di schiena. Difficoltà di respirazione. Dolori al petto. Brividi di freddo. Fremiti. Stitichezza, diarrea. Tosse. Delirio, convulsioni.

Mal d’orecchi; rigurgiti, eruzioni; male agli occhi, al viso, mal di gola; afonia. Svenimenti. Piedi freddi, mal di testa, perdite bianche, dolori alle braccia o alle gambe, gonfiori, desideri e sensibilità, tristezza, pianti, ansietà, nervosismo.

Nausee o vomito; sangue dal naso; dolori alle ovaie. Dolori diversi. Eccitazione sensuale. Disturbi urinari. Grande debolezza, affaticamento.

Descrivete tutti i disturbi di questo genere e altri secondo le indicazioni dei diversi paragrafi.

Durata delle mestruazioni. Qui parliamo del tempo che intercorre tra l’inizio e la fine dello scolo. Tutti i disturbi ricordati come “giunti prima delle mestruazioni” possono arrivare durante il periodo.

Dopo le mestruazioni. Molti disturbi di cui abbiamo parlato precedentemente possono farsi sentire dopo le mestruazioni. Indicate tutto ciò di cui vi lagnate, accuratamente, come sopra.

g) Leucorrea (perdite bianche)

Soffrite di uno scolo qualunque all’infuori delle mestruazioni? Prima, durante, insieme, dopo, in luogo delle mestruazioni? Avete delle perdite bianche di giorno, di notte, la mattina o la sera? Descrivete tutti i malesseri che le accompagnano. Rendono le parti attraverso cui passano indolenzite, escoriate o esse stesse prudono?

Di quale colore queste perdite macchiano la biancheria? Annotate gli altri dolori che accompagnano o che sono aggravati allorché la leucorrea comincia o si aggrava. E corrosiva per la biancheria? Le perdite bianche possono essere pungenti, brucianti, escorianti o morbose, di consistenza liquida, cremosa, gelatinosa, come il bianco d’uovo, con mucosità, grumose, vischiose, appiccicose, inamidanti la biancheria, spesse, filacciose, come acqua, di colore trasparente, opache, lattiginose, gialle, verdi, brune, scure, sanguinolente, purulente, abbondanti, poco abbondanti, uscenti in un getto o sgocciolando, indolori o dolorose, cocenti, con odore piuttosto fetido, ammoniacale, acido, di urina.

h) Gravidanza (prima e dopo)

Il periodo della gravidanza è forse il miglior periodo per farsi trattare con l’omeopatia, quando cioè tutti gli altri rimedi allopatici durante questo periodo intossicherebbero al tempo stesso la madre e il bambino.

Il rimedio omeopatico grazie alla sua dose infinitesimale e al principio dei “simili”, attiva la circolazione, regolarizza il sistema nervoso, stimola le forze creatrici dei nuovi tessuti e organi, diminuisce le cattive influenze ereditarie e le tare degli antecedenti, e mette sia la madre che il figlio nelle migliori condizioni naturali possibili. In queste felici condizioni e grazie al trattamento omeopatico, una donna incinta non avrà quei disturbi spesso cosi sgradevoli al principio della gravidanza e si assicurerà un minimo di dolori per un parto facile.

Parlate di tutto ciò di cui avete da lamentarvi, seguendo i diversi paragrafi di questo interrogatorio. Avete già avuto degli aborti? Quanti, e quale fu lo stato della vostra salute in seguito? A che mese di gravidanza ha avuto luogo l’aborto? Quale ne fu la causa?

Avete delle voglie? Quali? Avete delle paure, dei timori, delle apprensioni? Di che genere? Come si sono svolte le precedenti gravidanze? Sono stati impiegati degli strumenti? Quanto tempo è durato il parto? C’è stata qualche noia dopo la nascita? Come è trascorsa la vostra convalescenza? Descrivete tutto ciò di cui avete avuto da lamentarvi dopo il parto. Avete sofferto di flebite o di varici? Dove e per quanto tempo? Quando, dopo la nascita del bambino, sono ricominciate le vostre mestruazioni? Descrivete tutti i disturbi psichici e mentali che potete aver avuto durante la gravidanza e dopo la nascita del bambino.

i) Allattamento

Nutrite voi stessa il vostro bambino? Se no, perché?

E buono il latte? Avete troppo latte o non abbastanza? Vi cola fuori dopo la poppata? Soffrite molto durante l’allattamento? Dove, in che modo? Il latte è denso o chiaro, di colore giallo, bianco o azzurro?

l) Menopausa

Descrivete tutti i disturbi che si sono manifestati dal momento in cui le vostre mestruazioni sono diventate irregolari o sono cessate.

A che età vostra madre o le vostre sorelle maggiori hanno cominciato questo periodo? Se voi lo state vivendo, a che età è cominciato? Avete delle vampate di calore (vapori)?

Se lo scolo è abbondante, descrivetelo. Se questo periodo è passato, dite se avete avuto un disturbo qualsiasi durante la menopausa. Palpitazioni, traspirazioni, brividi prima, durante e dopo le mestruazioni? Avete sofferto di turbe del carattere, tristezza, pianti, irritabilità, collera, impazienza, nervosismo ecc.?

15, SOLO PER IL SESSO MASCHILE consultate l’elenco sintomi : ( organi genitali maschili )

Per tutti i dolori locali o generali, i paragrafi precedenti devono essere consultati e tutti i sintomi riportati secondo le direttive date.

Per le affezioni sessuali dell’uomo, l’omeopatia offre guarigioni notevoli; i rimedi agiscono molto meglio e in un modo soprattutto molto più naturale che con qualsiasi sistema di medicina. Tutti i trattamenti locali con iniezioni, per una blenorragia, a esempio, non sono curativi, ma soppressivi, si tratta di un semplice e volgare camuffamento, la malattia non è guarita, è semplicemente “rientrata” come dicono gli anziani.

Quando le malattie locali di questo genere sono soppresse, o spariscono per un trattamento locale, esse formano la base di condizioni croniche che non soltanto causeranno molte noie e sofferenze, ma verranno trasmesse in eredità e potranno causare una lunga vita di sofferenze anche ai figli di un matrimonio legittimo. Molte malattie sessuali dei padri portano delle conseguenze di sofferenze anche su i figli e nipoti delle future generazioni.

Provate l’impulso di esporre le vostre parti sessuali? Siete incline a manipolarle?

Per il dolore in queste parti, valgono le indicazioni dei paragrafi precedenti. Le vostre parti sessuali sprigionano un odore sgradevole? Traspirate sudore caldo o freddo? Vi sono verruche o escrescenze su queste parti?. Avete delle secrezioni tra le cosce e le parti sessuali? Descrivete l’odore, il colore e le sensazioni che esse vi provocano.

Il pene è molle, ritratto, piccolo, gonfio, rosso, trasudante ecc. Dite quale parte del pene è colpita e il dolore che sentite.

Potete facilmente tirare indietro la pelle che ricopre il membro? Questa pelle è troppo stretta, ruvida? Vi sono escrezioni tra questa pelle e il pene? Siete stato circonciso?

Lo scroto (la pelle che contiene le ghiandole sessuali). È contratto, gonfio, rilasciato, coperto di sudore, prude, pende?

Parlate di tutto ciò che riguarda i testicoli (ghiandole contenute in borse). Uno dei testicoli pende più basso dell’altro? Quale? E troppo duro o molle, è elastico? E doloroso, troppo grande o troppo piccolo? Precisate press’a poco la loro grossezza.

Sentite delle varici nelle borse? Da che parte? Avete sofferto di idrocele?

Descrivete qualunque eruzione, piaga, suppurazione delle parti sessuali,

Avete avuto delle perdite (polluzioni) durante la notte, mentre andate di corpo o in altro momento particolare? Qual è l’effetto di queste perdite? Avete dei brividi insieme a queste perdite di seme? Queste perdite si producono durante i sogni erotici? Qual è la frequenza dei vostri rapporti sessuali al giorno, alla settimana, al mese, all’anno?

Le vostre parti sessuali sono state ferite per una caduta o un colpo? Avete sofferto di gonorrea, blenorragia? Dite in quale momento, quale fu il trattamento, o lo stato della vostra salute dopo questi disturbi.

Avete avuto dei foruncoli, cancri, ulcere? Avete mai avuto la sifilide? Dite quando, quale fu il trattamento e lo stato della vostra salute dopo di essa. Avete avuto delle eruzioni, delle piaghe, delle verruche ecc. in queste regioni, dopo che avete avuto la gonorrea o la sifilide? Dite il punto, il carattere e il risultato. Riscontrate ancora uno scolo qualunque, pus, stillicidi, sensazioni? .

Una risposta appropriata e sincera alle domande qui sopra e una relazione completa senza reticenze di tutti i disturbi sessuali e delle ripercussioni sullo stato generale, secondo le indicazioni dei differenti paragrafi precedenti, sono necessarie per giungere alla guarigione di ogni malattia cronica, qualsiasi essa sia.

Non trattate questo argomento alla leggera, non permettete al vostro pudore di impedirvi di dire la verità. Tutte queste informazioni sono strettamente confidenziali e sono richieste soltanto perché esse sono della massima importanza al fine di poter trattare il vostro caso con successo.

Ritorna alla pagina iniziale

Ritorna alla scelta dei sintomi

Bibliografia (estratti)

1- Dr Pierre Schmidt “L’interrogatorio omeopatico” edizioni EDIUM